COS’E’ LA CISTITE?
le infezioni batteriche delle basse vie urinarie, definite "CISTITI", sono tra le infezioni più comuni nel sesso femminile, infatti una donna su due soffre, nel corso della vita, di almeno un episodio acuto di cistite. Tali infezioni sono comunque frequenti anche nell'uomo di oltre cinquant'anni favorite dell'ipertrofia prostatica.
Quali sono i sintomi della cistite?
I sintomi più comuni della cistite sono un continuo e incontenibile stimolo ad urinare accompagnato da dolore, peso o dolore al ventre. In caso di comparsa di questi sintomi conviene consultare immediatamente il medico di fiducia.
Chi è più
colpito?
La prevalenza di questo tipo di infezione nel sesso femminile è maggiore rispetto al sesso maschile ed è spiegabile con la particolare conformazione anatomica della donna, che predispone alla contaminazione delle urine da parte di germi spesso provenienti dall’intestino.
La cistite, infatti, è generalmente preceduta dalla colonizzazione della vagina delle vie urinarie contigue da parte di alcuni particolari batteri. Questi batteri sono in grado di risalire lungo l'ultimo tratto delle vie urinarie e di infettare la vescica. Tale infezione è spesso favorita dal rapporto sessuale.
L’intestino è il "serbatoio naturale" da cui provengono i batteri contaminanti. Va sottolineato comunque che alcune donne sembrano maggiormente predisposte alla cistite rispetto alle altre.
Le donne hanno
meno difese?
Certamente no. L’organismo possiede delle difese naturali contro i batteri pericolosi: 1'ambiente vaginale acido, la secrezione vaginale di sostanze ad attività antibatterica come enzimi e immunoglobuline. In talune condizioni (malattia, uso improprio di antibiotici etc.) un calo di queste difese favorisce la colonizzazione dei batteri pericolosi.
A cosa servono
gli esami di laboratorio?
L’urinocoltura serve a dimostrare la presenza di batteri pericolosi, l'antibiogramma ci aiuta a selezionare l'antibiotico più idoneo a sterilizzare le urine eliminando i batteri infettanti.
CONSIGLI UTILI PER EVITARE LA CISTITE E LE REINFEZIONI
Combattere la stitichezza seguendo una dieta ricca di fibre e solo in caso di necessità ricorrere a blandi lassativi, per impedire la moltiplicazione dei batteri intestinali, causa principale di infezione urinaria.
Effettuare un’accurata igiene dei genitali, usando sapone neutro come detergente. Per le donne l'abluzione dovrà essere effettuata solo con movimenti compiuti dall'avanti all'indietro, per evitare una contaminazione dei genitali provenienti
Intensificare le misure igieniche nel periodo mestruale e dopo l'attività sessuale; eventuali assorbenti interni devono essere cambiati spesso e non lasciati in loco la notte, per evitare la proliferazione di eventuali batteri presenti in vescica.
Eseguire al massimo una lavanda vaginale a settimana, e comunque dietro consiglio medico, per non deprimere
l'acidità fisiologica della vagina, primo fattore di protezione contro la proliferazione batterica.
Eliminare dalla dieta spezie, insaccati, cibi conservati, superalcolici, per ridurre la flogosi locale. Evitare le bevande gassate, che, riducendo l'acidità delle urine, favoriscono la crescita batterica.
Evitare l'uso di contraccettivi meccanici (diaframma), che possono favorire l'impianto di batteri e di contraccettivi a
base di estrogeni che possono causare una stasi urinaria per riduzione della normale peristalsi delle vie escretrici.
Evitare l'uso di indumenti intimi troppo aderenti e/ o di tessuto sintetico, che favoriscono la congestione pelvica e riducono la
traspirazione.